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Le comunità energetiche

Le comunità energetiche sono soggetti giuridici senza scopo di lucro formati da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati, i quali scelgono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Anche note come “comunità di energia rinnovabile” (CER), o, a livello internazionale, come community energy, le comunità energetiche contribuiscono allo sviluppo di una società più equa e sostenibile.

Attraverso il coinvolgimento diretto di cittadini, attività commerciali e imprese del territorio, le comunità energetiche infatti producono, consumano, immagazzinano e scambiano energia in un’ottica di autoconsumo e collaborazione, contribuendo attivamente alla transizione energetica e allo sviluppo sostenibile del Paese, favorendo l’efficienza energetica e promuovendo l’implementazione delle fonti rinnovabili.

Anche nel resto d’Europa si stanno sperimentando modelli energetici innovativi e sostenibili capaci di raccogliere le sfide economiche ed ambientali dei nostri tempi in un’ottica comunitaria e nella direzione di un maggior coinvolgimento di utenti e cittadini.

La nascita di una comunità energetica prevede l’aggregazione di un certo numero di prosumers disposti a condividere impianti di produzione di energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile.

Con il termine prosumer viene identificato l’utente del servizio elettrico che non si limita al ruolo passivo di consumatore (consumer), ma partecipa attivamente alle diverse fasi del processo di produzione energetica. L’utente prosumer possiede un proprio impianto di produzione di energia, che utilizza in parte per sopperire alle proprie necessità e in parte per immetterla in rete, scambiandola con consumatori che gli sono fisicamente prossimi o accumulandola in appositi sistemi, restituendola alle unità di consumo al momento opportuno.

Il prosumer è quindi un utente estremamente attivo nella gestione dei flussi energetici e può godere di una relativa autonomia e di benefici economici.

Lo sviluppo di imprese di comunità in ambito energetico è un fenomeno dell’inizio del secolo scorso. Solo a partire dai primi anni 2000 però, le comunità energetiche sono state riconosciute come un mezzo efficace per aumentare la partecipazione degli utenti finali al processo di transizione energetica definito a livello internazionale.

Trasformatore sociale ed economico in grado di facilitare l’adozione di comportamenti sostenibili per l’ambiente e per l’economia, le comunità energetiche sono ora regolate da una normativa specifica e sono diffuse in tutto il mondo sotto forma di varie iniziative di autoconsumo collettivo, ciascuna con una propria identità, ma tutte accomunate dalla dimensione locale dei sistemi di produzione e di scambio di energia da fonti rinnovabili.

La crescita improvvisa dei costi legati all’energia e le problematiche relative all’ambiente stanno mettendo in difficoltà il nostro sistema economico ed è assolutamente vitale una tempestiva revisione del sistema energetico globale.

Le comunità energetiche rappresentano uno strumento unico di attuazione di tale cambio di paradigma. Esse sono infatti un modello energetico collaborativo basato su un sistema di scambio locale di energia, prodotta a partire da fonti rinnovabili. Viene ridotta, in tal modo, la dipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale e tradizionale, legato all’impiego di combustibili fossili, ottenendo, al tempo stesso, un’ottimizzazione delle risorse e della produzione e uno sviluppo economico e sociale a livello locale.

Il modello di organizzazione sociale basato su produzione e consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili proposto dalle comunità energetiche è quindi una soluzione convincente per quella che oggi è nota come “green economy”, o “economia verde”. Con tale espressione ci si riferisce ad un modello di sviluppo economico che valuta l’impatto delle azioni umane sull’ambiente e opera di conseguenza, con provvedimenti in favore di uno sviluppo sostenibile, nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente e del luogo in cui si vive.

A seguito del processo noto come transizione energetica, che muove nella direzione di una sempre maggiore emancipazione rispetto alle fonti non rinnovabili, si prevede che, entro il 2050, 264 milioni di cittadini dell’Unione Europea saranno diventati prosumer, unendosi al mercato dell’energia e arrivando a generare fino al 45% dell’elettricità rinnovabile complessiva del sistema.

La direzione generale è quindi quella di una sempre più consistente decentralizzazione dell’attività di generazione dell’energia a vantaggio di un maggior protagonismo dei clienti finali, in un più ampio contesto di ricerca della sostenibilità su più livelli e di liberalizzazione del mercato dell’energia.

I principi sui quali si fondano le comunità energetiche sono decentralizzazione e produzione energetica in loco. 

Le comunità energetiche hanno come obiettivo primario il soddisfacimento dei bisogni ambientali, economici e sociali individuati dai propri membri.

Nelle comunità energetiche quindi, a differenza delle società energetiche tradizionali, il profitto non è messo in primo piano. Oltre a fornire energia rinnovabile a prezzi accessibili ai propri membri, infatti, le comunità energetiche favoriscono le relazioni sociali e la generazione di ricadute tangibili nell’organizzazione delle strutture locali che realizzano e gestiscono gli impianti.

Le cooperative energetiche non sono quindi unicamente uno strumento economico ma rappresentano un modello di sviluppo più ampio delle comunità.

Le comunità energetiche prevedono diverse forme di cooperazione tra istituzioni pubbliche e cittadini, ma anche tra multiutility private o semipubbliche, aziende locali e consumatori. Chiunque può farne parte: singoli cittadini, così come amministrazioni pubbliche e piccole o medie imprese.

La forma della comunità energetica si presta particolarmente ad essere utilizzata da realtà collettive come scuole, condomini, caserme, stazioni di servizio, aziende.

Tra le forme giuridiche che possono essere assunte dalle comunità energetiche, la forma della cooperativa di comunità è quella più congeniale. Le cooperative di comunità sono uno strumento eccezionale di sviluppo economico e sociale del territorio, in grado di interpretare in modo partecipato, mirato e concreto le esigenze delle comunità che le costituiscono.

Ötzi Elettricità mia sostiene la creazione, la promozione, lo sviluppo e la gestione di comunità energetiche locali ed è disponibile per consulenze e progetti specifici. Per maggiori informazioni o per fissare un appuntamento, scrivete a info@oetzi-sev.it o telefonate allo 0471 060860.

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