I prezzi dell’energia elettrica sulla borsa elettrica nazionale hanno visto una forte diminuzione dovuta alla crisi pandemica soprattutto a partire da marzo 2020. Nell’immagine possiamo vedere il grafico legato all’andamento per quanto riguarda i prezzi in fascia F1 (lun-ven dalle ore 8.00 alle ore 19.00), F2 (lun-ven dalle ore 7.00 alle ore 8.00 e dalle ore 19.00 alle ore 23.00) e F3 (lun-sab dalle ore 23.00 alle ore 7.00, domenica e giorni festivi 24/24 h). I prezzi sono espressi in €/MWh.
In particolare, si può notare come all’inizio dell’anno 2020 i prezzi fossero mediamente alti mentre abbiano avuto un continuo calo fino a toccare un minimo a maggio 2020, data proprio dal lock-down nazionale che ha causato un brusco abbassamento del consumo di energia e quindi del prezzo. Da allora i prezzi sono lentamente risaliti fino a valori mediamente alti ad inizio 2021. Possiamo inoltre notare una ulteriore flessione a ottobre 2020 a causa della seconda ondata di lock-down parziale a livello nazionale.
Alla risalita dei prezzi avvenuta all’inizio dell’autunno hanno sicuramente contribuito una seppur minima ripresa economica e certamente anche una spinta data dalla maggior richiesta di consumo per riscaldamento, tipica dei mesi più freddi. Quest’ultimo è un altro trend che tendiamo a sottolineare: i prezzi dell’energia dei mesi estivi sono, nella maggior parte degli anni, più bassi dei mesi invernali. Questo per molteplici motivi: dalla richiesta di maggior consumo di energia in inverno, fino, come già menzionato, all’effetto del fotovoltaico che nei mesi estivi aiuta a fornire energia ad un prezzo marginale nullo.