Nel 2020, 113.967 GWh di elettricità sono stati prodotti da fonti energetiche rinnovabili in Italia – che è il 42 per cento della produzione totale di elettricità nazionale e il 38 per cento del consumo di elettricità italiana. Questo secondo le statistiche fornite dall’operatore di rete Terna. Nell’anno precedente, secondo le rilevazioni di Terna, la domanda di energia elettrica è diminuita del 5,3% rispetto al 2019 a causa della pandemia COVID-19, e le importazioni italiane di energia elettrica sono addirittura diminuite del 15,6% (!) nello stesso periodo. L’energia idroelettrica gioca qui un ruolo cruciale: il 40 per cento della produzione elettrica italiana da energie rinnovabili avviene in centrali idroelettriche.
Secondo i calcoli dell’associazione industriale italiana Elettricità Futura, tuttavia, il ritmo di espansione delle energie rinnovabili in Italia è lungi dall’essere sufficiente per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo. In base a ciò, circa il 70% dell’elettricità consumata in tutta Italia dovrebbe provenire da fonti di energia rinnovabile entro il 2030. In altre parole, la capacità installata per la produzione di elettricità “verde” dovrebbe essere aumentata dagli attuali 55 GWh. In altre parole, la capacità installata per la produzione di elettricità “verde” dovrebbe aumentare dagli attuali 55 GWh a 120 GWh – il che non sembra molto promettente alla luce della modesta crescita di un GWh all’anno misurata negli ultimi anni.
L’ANIE, l’associazione dell’industria elettrotecnica italiana, ha stabilito che i nuovi impianti per la produzione di energia “verde” vengono costruiti oggi soprattutto nel settore fotovoltaico. Secondo i dati pubblicati da ANIE Rinnovabili, l’aumento della produzione di nuovi impianti nel settore idroelettrico è sceso del 79% (!) tra gennaio e marzo 2021 rispetto all’anno precedente. Allo stesso tempo, le sovvenzioni sono sicuramente disponibili – mancano solo i progetti: Nell’ambito del quinto bando per le sovvenzioni per la produzione di elettricità da energie rinnovabili previsto dal decreto FER 1 e pubblicato nel gennaio 2021, le sovvenzioni per una potenza nominale totale di 2.461 megawatt dovevano effettivamente essere assegnate in tutta Italia – ma sono state richieste sovvenzioni solo per 297,7 megawatt o per il 12% della fornitura. Così, queste gare di sovvenzione, burocraticamente complesse, attirano sempre meno aziende energetiche interessate. Anche il risultato della quarta gara (pubblicazione: 30 settembre 2020) è stato piuttosto modesto: Solo il 25% dei fondi originariamente messi a disposizione poteva essere assegnato in quel momento.