Il fuel mix o mix energetico è l’insieme delle fonti energetiche primarie utilizzate per generare l’energia fornita dalle società di fornitura di energia elettrica ai clienti finali, come l’energia solare, eolica, idrica, il gas fossile o il petrolio. Dal 2009, i fornitori di energia elettrica sono tenuti a informare i clienti finali ogni due anni sulla composizione del proprio mix energetico e di quello nazionale per lo stesso periodo. Le relative tabelle devono comparire sulle bollette, sul materiale informativo e sui siti web delle aziende.
Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici), responsabile della promozione delle energie rinnovabili, determina le modalità di calcolo del fuel mix. Ad esempio, la distribuzione di elettricità da fonti rinnovabili deve essere documentata per i clienti attraverso garanzie di origine. Questi certificati GO sono documenti elettronici che certificano come e dove è stata prodotta l’elettricità verde. Allo stesso tempo, questo documento assicura che l’elettricità verde possa essere venduta una sola volta sul mercato.
Tuttavia, i certificati GO forniscono solo informazioni sulla quantità e sull’origine dell’elettricità da fonti rinnovabili e non valutano la qualità ecologica della produzione. Dalla primavera del 2024, tutti i produttori di energia elettrica – compresi i gestori di piccoli impianti solari il cui surplus di elettricità viene immesso nella rete pubblica – non sono più obbligati a comunicare al GSE il loro mix di combustibili. Questo compito sarà assunto dal gestore della rete italiana Terna a partire dal 31 marzo. Soltanto i fornitori di energia elettrica dovranno ancora presentare una relazione sul mix di combustibili per quanto riguarda l’origine dell’energia che distribuiscono.