Intervista: il nostro socio Moiré Fashio by Irene Moschén

Cosa significa sostenibilità per Lei? Sia a livello personale che aziendale

Per me sostenibilità significa pensare e agire il più possibile a livello locale e regionale.
Come rivenditore specializzato, spesso ci troviamo di fronte a delle sfide, ma cerchiamo sempre di lavorare con artisti e artigiani locali. Questo si riflette nei nostri prodotti, che si tratti di borse, cappelli o altri articoli che offriamo.

Perchè ha scelto Ötzi Elettricità mia?

Ho scelto Ötzi Elettricità mia per sostenere l’economia locale e promuovere il cooperativismo. In un territorio unico come l’Alto Adige, l’idea di cooperativa nel senso di comunità sociale dovrebbe essere intensificata in molti settori, non solo in quello energetico.

Il modello cooperativo: la trova una tematica attuale? Come pensa dovrebbe evolversi in futuro?

Assolutamente sì! Ma la politica dovrebbe migliorare le condizioni quadro. Ed è questo che mi chiedo: lo sta facendo davvero?

Cosa l’ha sorpresa particolarmente della nostra cooperativa?

Sono rimasto particolarmente colpito dall’agilità, dalla flessibilità e dal servizio di prima classe della vostra cooperativa.


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Tutela ambientale: i CleanUp Days dell’Alto Adige 2023

I primi SÜDTIROL CleanUP Days si sono svolti dal 14 al 17 settembre – e la Cooperativa Ötzi era presente (a Cornedo all’Isarco). Durante questi tre giorni, gli appassionati di natura, riuniti in piccoli gruppi, hanno raccolto i rifiuti nei boschi, sui pascoli alpini e sui sentieri di montagna, sulle rive dei laghi e nelle comunità – in pratica, ovunque venissero abbandonati rifiuti. I volontari sono stati impegnati in Val d’Ega, sull’Alpe di Siusi, a Funes, Valdaora, Aldino e Redagno, oltre che in Val Passiria, in Valle Aurina e nella regione di Val Casies-Monguelfo-Tesido. Più di 2.500 persone hanno seguito l’appello “CleanUp” (ripulire) in tutto l’Alto Adige. Nel frattempo, sono stati ripuliti oltre 1.750 chilometri di sentieri. In breve: un successo travolgente!

Mobilità: il piano regionale e le reazioni

Il 20 giugno la Giunta provinciale altoatesina ha approvato il Piano provinciale per la mobilità sostenibile 2035 (LNPM). Fino al 15 settembre, comuni, associazioni e cittadini potevano presentare obiezioni e suggerimenti alla Giunta provinciale. Nel frattempo sono state presentate dichiarazioni dettagliate, tra gli altri, dalla Federazione Ambientalisti Alto Adige e dall’Heimatpflegeverband Südtirol. Il piano è “un notevole strumento di pianificazione che punta nella giusta direzione. Ma chiaramente non raggiunge l’obiettivo della neutralità climatica”, affermano gli ambientalisti.

Questi si concentrano soprattutto sulla riduzione del traffico pesante sugli assi di transito. In quest’area, dicono, “dobbiamo iniziare con i costi reali, cioè con la tariffazione attraverso i pedaggi e il carburante”. Oggi, un terzo del traffico merci attraverso il Brennero è costituito da traffico deviato da percorsi più costosi”. Il Heimatpflegeverband chiede quindi “il pieno sostegno alle misure del Tirolo e il loro trasferimento alla restante parte dell’EUREGIO. Ad esempio il divieto di circolazione settoriale, il divieto di circolazione notturna, lo sgombero dei blocchi, l’ampliamento della RoLa e la riduzione della velocità massima per le auto a 100 km/h”.

Il piano non basta

È qui che entra in gioco anche la Federazione Ambientalisti Alto Adige. Sebbene il piano si ponga obiettivi ambiziosi, la sua attuazione è carente. La conclusione: “Con lo sviluppo della LNPM, il Paese sta andando nella giusta direzione e sta affrontando una delle più importanti questioni attuali. L’opportunità di partecipazione è importante ed è stata sfruttata volentieri dall’organizzazione ombrello, ma anche da molte altre associazioni ambientaliste. Insieme riusciremo a tracciare la giusta rotta per una mobilità sostenibile. L’attuale bozza della LPNM è un utile inizio. Purtroppo nella sua forma attuale non è assolutamente sufficiente per raggiungere l’obiettivo della mobilità sostenibile. L’organizzazione ombrello chiede che il piano venga rivisto, tenendo conto dei commenti ricevuti. I passi definiti e noti verso la mobilità sostenibile possono e devono essere compiuti in parallelo. Così ad esempio il potenziamento delle ferrovie”.
Con l’elaborazione del Piano dei trasporti, la Provincia di Bolzano adegua la propria pianificazione strategica nei settori della mobilità dei passeggeri, del trasporto merci e della logistica in tutti i settori e a vari livelli alle ultime direttive dell’Unione Europea.

In 450 pagine il piano realizza una pianificazione completa del sistema della mobilità basata sull’integrazione di tutte le modalità di trasporto. Questo per garantirne la sostenibilità ambientale, economica e sociale e rappresenta un piano sovraordinato rispetto agli altri piani e programmi che dovranno garantire in futuro un’adeguata coerenza con la LPNM in relazione agli aspetti di interesse sovracomunale.