Demand Side Management: controllare la richiesta di elettricità

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Con il Demand Side Management (DSM), anche i consumatori privati possono influenzare il loro consumo energetico. Controllando la domanda di elettricità spegnendo e accendendo i carichi, la produzione fluttuante di elettricità dagli impianti di energia rinnovabile può essere bilanciata e – anche per le cooperative di energia – si possono aprire nuove fonti di reddito. Questa flessibilità permette un equilibrio stabile tra la produzione e la domanda di elettricità e quindi garantisce la sicurezza dell’approvvigionamento. Le opzioni di flessibilità includono centrali elettriche convenzionali che adattano la loro produzione di energia all’elettricità generata da impianti eolici e fotovoltaici, impianti che immagazzinano temporaneamente l’elettricità rinnovabile, reti elettriche efficienti che possono trasportare e distribuire l’elettricità su grandi aree ed infine, appunto, l’adattamento della domanda di energia elettrica.

Finora il nostro sistema elettrico ha funzionato in modo univoco: le centrali elettriche erano programmate per produrre energia esclusivamente in seguito alla previsione della domanda di energia stessa dei consumatori. L’aumento della domanda elettrica porta ad un aumento della produzione di elettricità. Al contrario, nel mercato elettrico del futuro, le aziende e le famiglie reagiranno in modo flessibile in base all’offerta di energia dal vento e dal sole, compensando le fluttuazioni.

Oggi, la digitalizzazione apre nuove possibilità per adattare la domanda di elettricità alla rispettiva generazione, anche nelle case private. I dispositivi di produzione decentralizzati e controllabili, come le pompe di calore, le lavatrici o i radiatori elettrici notturni possono essere caricati o azionati al meglio quando l’elettricità è disponibile a prezzi favorevoli. Le batterie dei veicoli elettrici possono anche essere ricaricate in casa propria soprattutto quando il vento e il sole producono una quantità particolarmente significativa di elettricità.

Il progetto FLEXCoop, finanziato dall’UE, mira ora a dotare le cooperative energetiche europee di strumenti innovativi per utilizzare con successo il DSM. Nel fare ciò, FLEXCoop combina diverse tecnologie abilitanti per costruire un quadro di ottimizzazione della risposta alla domanda che include una suite di strumenti per le cooperative energetiche e i prosumer coinvolti nella catena del valore della risposta alla domanda. Il toolkit FlexCOOP è attualmente in fase di test per clienti residenziali in Spagna e nei Paesi Bassi che appartengono a cooperative energetiche che si basano sul 100% di energia rinnovabile. Sembra tutto molto complicato? C’è anche una breve spiegazione, molto semplice e graficamente accattivante: guardate il video FLEXcoop!